Nel 2020 il covid ci ha fermati un po’ tutti. Venivo da un periodo di stress, in cui impegnavo ogni minuto della mia giornata a fare mille attività.

Nel momento in cui siamo stati obbligati a fermarci, il mio corpo ha subito uno shock improvviso che ha fatto abbassare le difese immunitarie. Ho attraversato dei mesi di inferno, correlati a problematiche fisiche, psicologiche ed economiche che mi hanno proprio buttato nel fango.
Quando sembrava tutto perduto, ho iniziato a conoscere la crescita personale e a leggere i primi libri. Ho capito quanto fare troppe cose potesse essere invalidante, quanto impegnavo il tempo pur di allontanarmi dal silenzio che mi faceva paura. Avevo paura di ascoltarmi.

Il primo passo è stato proprio quello di rimettermi in scia con me stesso, acquisire nuove consapevolezze, iniziando ad ascoltarmi. Dall’ascolto ho capito che, prima di tutto, ciò che mi dava la possibilità di stare bene era l’attività fisica. Ho iniziato così a praticare nuoto, non a fini agonistici ma di benessere. Attraverso il nuoto ho capito quanto fosse importante la respirazione e ho deciso di approfondire questo aspetto. E proprio in quel momento ho capito quanto tempo avessi perso, ma allo stesso tempo ero felice di aver ritrovato me stesso.

Dall’ascolto sono passato all’accettazione dei miei valori, inizialmente percepiti come difetti ma poi riscoperti come veri punti di forza. Oggi li apprezzo a tal punto da aver imparato ad amarmi e donarmi al prossimo.
Grazie a queste nuove grandi consapevolezze, ho creato un percorso per i miei pazienti per poterli aiutare non solo fisicamente ma anche mentalmente, aiutarli a gestire lo stress, a ritrovare il tempo che avevano perso, a riprendere in mano la loro vita per diventare la guida di loro stessi.